Caso P
A. presenta un disturbo neuropsichiatrico: mutismo selettivo. Fuori dalla scuola parla normalmente, una collega l'ha visto al supermercato con i genitori e l'ha sentito parlare normalmente, ma appena entra a scuola non pronuncia più una parola. La collega dice che il ragazzo "fa il furbo". Il ragazzo rifiuta di entrare in classe per cui gli insegnanti, nelle ore buche, a turno fanno lezione con l'alunno in una saletta. Mi si chiede di lavorare col ragazzo, io prendo un testo della scuola elementare inglese e leggo un piccolo testo riguardo la disciplina in classe durante la 1° guerra mondiale. Dopo la lettura e la traduzione del testo commento la foto abbinata al testo: un insegnante che, con una bacchetta in mano, rimprovera un alunno. Gli altri alunni guardano la scena spaventati. Chiedo a A. di immaginare cosa stanno pensando le persone nella foto e suggerisco alcuni pensieri. Faccio domande al ragazzo senza pretendere alcuna risposta. Finita l'ora chiedo un appuntamento dallo psicologo della scuola per avere suggerimenti. Lui mi dice che va benissimo l'attività che ho fatto, ma potrei portare delle immegini di personaggi che sono o sono stati al potere e ridicolizzarli agli occhi dell'alunno. Porto a scuola delle immagini di Hitler, Mussolini e l'allora presidente degli Stati Uniti George Bush. Il ragazzo viene a scuola fino a Natale, ma non riesce ancora ad entrare in classe.
Ricordo l'ultimo giorno che l'ho visto a scuola, era nella saletta con la collega di Francese (la stessa che diverse volte mi ha detto di non lavorare in un certo modo, perchè andavo ad intaccare la psicologia dei nostri alunni) la quale gli aveva dato dei semplici esercizi di grammatica francese da svolgere e poi conclude dicendo al ragazzo "Bravo! sei stato proprio bravo, ma Lunedì voglio che entri in classe!!!"
credo che chiunque riuscirebbe a capire cosa successe dopo...
ebbene, io all'udire quella frase ho sentito un colpo nello stomaco, immagino il ragazzo come si sia sentito... Comunque da quel giorno non abbiamo più visto A. a scuola.
...Peccato averlo perso!!