Costruzione del sistema solare
Lavoro di gruppo:
Ho comprato 9 palline di polistirolo di diversa grandezza per rappresentare il nostro sistema solare.
Ho chiesto ai ragazzi di leggere i testi riguardo i pianeti e scegliere una pallina per ogni pianeta da rappresentare nel sistema solare che andranno a costruire.
Tenendo conto che i pianeti interni (Mercurio, Venere, Terra e Marte) hanno una dimensione minore di quelli esterni (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) i ragazzi hanno lavorato sulle palline cercando di rappresentare le caratteristiche di ognuno di essi.
Mercurio è stato colorato per metà di rosso e per metà di blu poiché il lato rivolto verso il sole è caldissimo, mentre il lato opposto al sole è ghiacciato; per rappresentare Venere è stata usata una pallina per addobbare l'albero di Natale color argento, perché è il pianeta più luminoso del nostro sistema solare ed è l'unico che è possibile vedere ad occhio nudo, tant'è vero che viene chiamato "morning star" e "evening star"; un ragazzo ha disegnato i continenti su una pallina della stessa grandezza di Venere e poi l'ha colorata di blu per rappresentare la nostra cara terra; per rappresentare Marte è stata scelta una pallina grande quasi come quella che rappresenta la terra ed è stata colorata di rosso, perché viene anche chiamato il pianeta rosso per via del colore delle sue rocce che son coperte da una polvere rossa simile alla ruggine. La grande macchia rossa su Giove è stata rappresentata con un groviglio di filo rosso attaccato col vinavil sulla pallina più grande di tutte; gli anelli di Saturno sono stati fatti con una strusciolina di carta che circonda la pallina; l'aspetto caratteristico di Urano è che il suo asse è inclinato di più di 90 gradi, un polo è rivolto verso il sole, per cui la temperatura è più alta al polo che all'equatore. Esso non gira su sé stesso in senso antiorario come gli altri pianeti, eccetto Venere, ma in senso orario ed è inclinato. I ragazzi hanno deciso di colorare il polo rivolto verso il sole di colore rosa ed hanno inserito uno spiedino che attraversa la pallina in modo trasversale; Nettuno è stato deciso di colorarlo di blu poiché è il pianeta più distante dal sole e quindi il più freddo e il più difficile da vedere. Infine, Plutone è il più piccolo dei pianeti per cui, per rappresentarlo è stata scelta la pallina più piccola di tutte e sono stati disegnati tre punti interrogativi su di essa che rappresentano le tre teorie degli scienziati:
1) Plutone in origine era una luna di Nettuno che nel tempo è riuscito a sfuggire dalla forza di gravità del pianeta più grande di lui,
2) Plutone una volta era un asteroide catturato poi dalla forza di gravità del sole
3) Plutone é sempre stato un pianeta
I ragazzi hanno preso un vecchio ombrello ed hanno appeso "i pianeti-palline" con un filo di nylon alle asticelle dell'ombrello posizionandole nell'ordine esatto dal sole a Plutone.
E' stata poi fissata una lampadina in mezzo all'ombrello-sistema solare per rappresentare il Sole.
Lucio, il bidello della scuola, appassionato di astronomia, è stato di grande aiuto, poichè ha dato dei suggerimenti molto validi per ottenere un prodotto facile da trasportare e da riporre nei momenti in cui non viene usato in classe.
Toccando e vedendo il sistema solare i ragazzi sono agevolati nel ripetere l'argomento d'esame.