Attività ludiche

Utilità del gioco per formare alla socializzazione

Il gioco è un ottimo mezzo per educare alla solidarietà per poi esercitarla nella vita da adulti.

Attraverso il gioco si  promuove l’interazione e la solidarietà tra i giovani abili e diversamente abili nella fascia di età tra gli 11 ed i 14 anni.

l gioco è sempre esistito nel comportamento sia dei cuccioli che degli adulti, degli animali e dell’uomo ed è molto utile per apprendere il rispetto delle regole e dei compagni. La dimensione ludica rappresenta anche una condizione che facilita l’aggregazione tra i bambini, la comunicazione e la cooperazione con l’altro. Il gioco è un linguaggio universale che permette di comunicare con tutti e consente di valorizzare le differenze scoprendo elementi comuni ma anche diversi. Inoltre, offre al bambino l’opportunità di riflettere sulla relatività del proprio punto di vista e su come siano possibili lo scambio e la reciprocità.
Con l'avvento della nuova tecnologia i ragazzi di oggi si stanno sempre più isolando in un mondo digitale, passano buona parte del tempo libero "in compagnia del computer"  col risultato che non si cerca più di fare giochi in strada come si usava fino a quaranta anni fà. Ma negli ultimi anni, per fortuna, si sta cercando di rivalutare questa pratica molto utile per formare i bambini e gli adolescenti alla socialità (per saperne di più cercare su GOOGLE https://blog.elation.it/149/tocati-festival-internazionale-dei-giochi-di-strada/ )

L’attività ludica è aggregante finalizzata alla condivisione di emozioni ed esperienze, e promuove la centralità del gioco di squadra come strumento per rendere i ragazzi maggiormente consapevoli delle proprie azioni e della loro interazione con la collettività.

Partendo dal presupposto che le regole ed il rispetto sono alla base del gioco e del vivere sociale, e che le regole ed il rispetto si imparano e si realizzano giocando,  con le proposte di approccio educativo e didattico di questo lavoro intendo

 

  • insegnae ai ragazzi la consapevolezza delle proprie azioni ed il rispetto per sé, per il compagno di squadra, per l’avversario, per l’ambiente;
  • sperimentare e vivere nei giochi  quei valori che, se sviluppati nei giovani, restano valori spendibili anche nel quotidiano, rinnovandosi nelle dinamiche di gruppo tra amici, compagni di classe, nella famiglia, nella vita sociale;
  • permetere anche agli alunni diversamente abili di partecipare alle attività con la classe intera;
  •  privilegiare la partecipazione attiva dei ragazzi perché imparino a condividere, in gruppi eterogenei, spazi, regole, finalità ed i valori positivi del confronto;
  • sollecitare  la realizzazione di attività che incoraggino l’espressione della creatività e dell’inventiva per favorire il positivo processo formativo.

 

Inoltre, il gioco favorisce la creatività nella vita. Tramite il gioco il ragazzo imparerà che la vita non è solo un divertimento, ma rappresenta un impegno molto più serio e impegnativo.

 

Si stimoleranno i ragazzi ad inventare “giochi” che per tecniche di esecuzione e regole, possano essere praticati da squadre miste di giovani abili e diversamente abili, con regole di gioco che tengano conto delle effettive possibilità e potenzialità dei partecipanti.

 

Attraverso le attività ludiche di gruppo, condotte dall’insegnante, è possibile intervenire sui giovani affinché comprendano come il risultato di una azione si raggiunga attraverso l’incoraggiamento ed il sostegno reciproco.

E’ importante far capire ai ragazzi che ognuno può contribuire al risultato della squadra, che la finalità del gioco non è solo vincere una partita ma imparare e saper giocare insieme, coinvolgendo il compagno di squadra, sostenendolo, incoraggiandolo quando serve.

 

La sperimentazione della conoscenza dei propri limiti e quelli dell’altro diventano strumenti che consentono di interagire serenamente  con se stessi e con il prossimo.