se mi incontrate NON CHIEDETEMI che lavoro faccio!
io vi risponderei dicendo prima che sono precaria con la P maiuscola, e poi vi farei una lista interminabile di "carognate" subite da alcune colleghe rozze e cafoni che ho conosciuto girovagando per le scuole della provincia di Pavia....
Stamattina sono andata con mio marito e i nostri bambini in Comune per richiedere la loro carta d'identità in previsione del prossimo viaggio in Scozia.
Mio marito detesta di parlare della scuola, ma non so come mai siamo finiti nel discorso acceso su una cosa che mi è successa in una scuola dove ho insegnato 2 o 3 anni fa.
Lui mi accusa di essere vittimista, di pensare sempre che gli altri ce l'hanno con me... ma giudicate voi: la collega di italiano mi accusa di essere troppo larga di voti e decide di fare una verifica di comprensione in italiano, ma l'ultima domanda chiede agli alunni di rispondere in inglese "sai, io di tanto in tanto faccio delle verifiche con una domanda in inglese..."
Io le dico che è proprio una bella idea!
Quando poi verifica le conoscenze di grammatica inglese NON SUFFICIENTE oltre ad informarmi del loro insuccesso, mi dice che ha fatto un giochino in classe MOLTO DIVERTENTE per i ragazzi. Ha disegnato un paio di orecchie d'asino alla lavagna e a turno ha fatto andare i ragazzi a posizionarsi davanti al disegno!
Io le dico che è stato uno scherzo cattivo e lei mi risponde "io posso permettermi di fare questi giochetti in classe, perché lavoro in questa scuola da 24 anni e i ragazzi accettano questo da me!"
Ho solo un rimorso per quell'aneddoto, avrei dovuto fare una verifica di comprensione in inglese e avrei dovuto fare una domanda per verificare le loro conoscenza grammaticali di lingua italiana. Sappiamo benissimo che gli adolescenti fanno molta fatica ad usare certe strutture grammaticali... per cui sono certa che avrei potuto ripagarla con la stessa moneta!