Concerto presso una casa di riposo 8 Dic 2013
Arriviamo e ci prepariamo per il concerto di canti Mariani.
Gli anziani cominciano ad arrivare in modo composto e prendono posto sulle sedie sistemate per l'occasione.
Quante sedie a rotelle!!! son talmente tante che gli infermieri devono portarne due alla volta.
Mi è capitato di venire a cantare tante volte con l'altro coro di cui facevo parte finchè non si è sciolto. Qui abbiamo cantato per tante Messe di Natale e Pasqua, ma non ricordo questo afflusso di carrozzine...
In fondo al corridoio si sente arrivare una signora che urla "AHIA!! AHIA!!" le dicono che se vuole essere presente al concerto, deve manenere il silenzio, ma lei non riesce a trattenere le urla, così la riportano in camera.
Il programma prevede Ave Mari Stella, Ave Maria di Arcadel, poi viene il momento dell'Ave Maria di Shoubert e alle prime note in fondo alla stanza si sente la vocina di un'anziana. La voce sembra quella di una persona che non ne fa uso da tanto tempo e a fatica riesco a capire che sta cercando di cantare L'AVE MARIA. Mi viene la pelle d'oca ma ho bisogno di concentrarmi per il canto.
La pianista fa un pezzo da sola e poi tocca di nuovo a noi. Concludiamo con TU SCENDI DALLE STELLE.
Il direttore ci saluta, ci fa gli auguri di Natale e noi come bis cantiamo MAMMA SON TANTO FELICE!
Alle prime note, tutti i volti dei presenti si illuminano e tanti iniziano a cantare con noi.
La prima ad iniziare a cantare è una signora di 80 anni seduta in seconda fila, suo marito le sta vicino e le stringe la mano. Per farla smettere di cantare le mettte una mano sulla guancia ma lei continua a cantare. Ha il volto ILLUMINATO di GIOIA, poi tutto di un tratto inizia a piangere ma non si ferma di cantare. Io e un'altra corista ci emozioniamo e piangiamo mentre cantiamo. Altri anziani cantano PIANGENDO!
Alla fine una corista mi chiede di andare con lei a salutare la signora che per prima aveva iniziato a piangere. Io passo di fianco a delle signore e le saluto stringendo la mano e augurando Buon Natale.
Che strani i loro occhi stupiti a vedere una persona che all'improvviso si avvicina loro per fare gli auguri. Una signora mi ringrazia e poi mi dice "Ma mia figlia verrà stasera a trovarmi!" io rispondo "non so signora, non conosco sua figlia!"
Un'altra mi tiene stretta la mano e mi dice "che bravi che siete stati! chissà se per Natale verrà qualcuno a prendermi per portarmi a casa...ah no! io non ho più nessuno! io avevo 4 fratelli, me li hanno uccisi tutti! gli italiani! loro hanno ucciso tutti i miei fratelli. Io non ho nessuno"
Torno vicino alla signora che era seduta in seconda fila e saluto lei e suo marito. Lui mi dice "lei è mia moglie, ha 80 anni. Stiamo insieme da 60 anni. Lei ha perso la mamma quando aveva 3 anni, non l'ha mai conosciuta la sua mamma, e canta spesso questa canzone. Ma quando la canta, piange dalla prima frase fino all'ultima!"