Zia Nenella

Che dire di mia zia? tantissimo ma devo cercare di essere breve. Era una donna che nel cuore aveva solo amore per tutti. Aveva sempre un grande sorriso sulla bocca, nonostante avesse tanti problemi. Aveva una grande casa in paese in via De Santis, ma abitava sempre nella masseria all'aia pagliaio con

zio Francesco, morto quest'estate, proprio il giorno precedente la pedalata Montelongo-Montorio, e col figlio Donato.
Ci parlava spesso di un bambino che aveva avuto, ma era morto prematuro e, in un cassetto dell'armadio, aveva conservato perfettamente in ordine il suo corredino. A volte, di nascosto, andavo ad aprire il cassetto, poichè i vestitini avevano un buon profumo, che credevo fosse di neonato. La sua masseria è ancora all'aia pagliaio, vicino Cana fischio. Solo 25 anni fa era un piccolissimo agglomerato di casette (3, massimo 4) con vicino la Cappellina dedicata alla Madonna del fiore. Era una statua di legno a cui la gente del paese era molto affezionata, ma pochi anni fa è stata rubata, stesso destino per le statue lignee di San Cristoforo e altre due statue.
Zia Nenella veniva tutti i giorni in paese, percorrendo un chilometro circa, perchè non esisteva ancora la scorciatoia (la strada che da dietro la fontana del paese arriva alla masseria). Durante il suo tragitto si fermava sempre al Calvario (vedi foto sotto "foto del paesiello) , che si trova proprio all'ingresso del paesino, dove lei aveva messo dei vasi di gerani.

 

Arrivata lì faceva una sosta pregando e presa l'acqua da un ruscelletto che correva vicino alla strada, (un tempo in paese c'erano tante fontane, dentro e fuori dal paese, qui si veniva addirittura a lavare i panni) innaffiava i fiori. Aveva sempre nelle mani un rosario perchè, come diceva: "mi fa tanta compagnia!"
messaggio rivolto a zia:
Non è necessario che io ti chieda di pregare per noi perchè sono certa che lo stai facendo da quando hai incontrato il dolce volto di nostro SIgnore che continua ad amarci nonostante i nostri tradimenti.