P. il pittore!
Sì, a Montelongo fino a pochi mesi fa ha vissuto anche un pittore... veramente un artista!
Era andato a studiare all'Università di Firenze ma tornò presto al paesiello.
Un ragazzo molto riservato col quale non ho mai scambiato una frase o una parola nei 18 anni che ho vissuto a Montelongo, sebbene lui abitasse nella casa proprio di fronte alla casa dei miei genitori...
Come si dice al paese... abitavamo porta a porta... in effetti, la stradina è talmente stretta che nella nostra cucina si riesce a sentire il rumore del cucchiaino col quale l'inquilino nella casa di fronte sta girando il caffè nella tazzina seduto al tavolo della sua cucina...
Il mio pittore amava trascorrere la sua vita nella sua camera al secondo piano, piccola ma RICCA di colori, pennelli, tele ed altro materiale che gli servivano quando, come mi disse nell'estate del 2010, la sua MANO decideva di dipingere.
L'ultimo quadro che stava dipingendo quando l'ho visto l'ultima volta e che non credo abbia mai terminato, rappresentava il volto di una giovane madre con in braccio un bimbo che la guardava con molta tenerezza e dietro di loro il viso di un uomo anziano che lui diceva essere una presenza "negativa"
Dopo la morte di sua madre, il MIO pittore, aveva trasferito il suo "atelier" nella stanza al piano terra e lì trascorreva le sue giornate in un silenzio rotto solo dalla musica proveniente da una radiolina, in compagnia della sua inseparabile sigaretta.
Una mattina passando davanti alla porta del suo studio presi coraggio e chiesi il permesso di entrare e parlargli.
Lui fu molto gentile, mi accolse con un sorriso e mi invitò a sedermi sull'unica sedia che c'era.
La prima cosa che mi disse fu "Santina, mi dispiace ma io non sono di buona compagnia, non mi piace parlare" io gli risposi "lo so, ti conosco da una vita. Conosco qualcun altro a me molto caro che ha lo stesso tuo carattere, ma voglio che tu sappia che io sono ONORATA di parlare con te. Sei una persona unica, eccezionale. Fai dei quadri bellissimi e ti ammiro per la vita riservata che conduci. Lontano dalle cattiverie di questo mondo!
Lui mi parlò di quando da giovane a Firenze incontrò una ragazza che lo distrusse perché non condivise il suo amore.
Abbiamo parlato tanto e gli chiesi se mio figlio, che ama dipingere, poteva trascorrere un po' di tempo con lui. Lui mi rispose che non riuscirebbe ad essere di buona compagnia nemmeno col ragazzino ed io gli dissi "non ti preoccupare, mio figlio parla meno di te e se tu dovessi parlare probabilmente si allontanerebbe! anche lui è riservato come te!"
Poi gli chiesi se potevo scrivere sul mio sito personale il suo nome e cognome e raccontare un aneddoto che lo rappresentasse... una perla di Montelongo! Lui mi rispose "ASSOLUTAMENTE NO! Santina io non voglio che il mio nome sia INFANGATO in questa nuova tecnologia! io voglio restare ME STESSO fino alla morte ed oltre!"
Il MIO pittore ha smesso di dipingere definitivamente e se n'è andato nell'autunno del 2010 in SILENZIO... CON RISERVATEZZA... così come è vissuto. Dalle analisi che gli fecero in ospedale risultò che, da quello che vedevano, negli ultimi doveva soffrire mali atroci, ma lui non si era mai lamentato... MAI!